Tuesday, 23 September 2014

UN DIARIO - A DIARY



                                                                                                 (Giuseppe Napolitano & Jeton Kelmendi)
 GIUSEPPE NAPOLITANO

Giuseppe Napolitano, is a great poet from Italy! 
I met him some years ago to a Festival "Naimi´s Days" organized by Shaip Emerllahu.
 Sometimes is not necessary, how long you know someone, but how you spent the time! Our time was flying so quickly. I, Anna, Silke, Meri and other friends Giuseppe, Anton, Valerio, etc ... made these days unforgettable! 
Giuseppe wrote a small book about this event, some pieces I am showing you here on my new post. 
Was surprise for me, as I hold his small book "Un diario", to my hands! 
My Italian language is so bad, I can not translate details.
If you friends can translate in another language, send me as a comment, or to my email. It will be great! 
I wish, that we will meet to other events in nearest future! 
Thank you Giuseppe! 

For you friends, readers, visitors, wish you: Enjoy your reading! 

 Ipotesi 

Cortese Meri mi dice “mi dispiace 
per la sua moglie” ma sarebbe stata 
più tranquilla se ci fossi stata? 
anche tu qui a controllare ogni sua mossa 
ogni mio sguardo ipotesi di intesa 
sia pure involontario accadimento
(più che i sensi sono complici le menti…

Nella Teke di Arabati – ormai risolta 
la questione denuncia all’aeroporto – 
comincio a riscaldarmi e mi dispongo 
rilassato a più cordiali incontri – 
magari anche ad accogliere l’invito 
promiscuo di morbide movenze
(è Julia che non si sottrae al gioco –

Ma si sa i giochi è meglio che durino 
poco e non giocare spesso è meglio



Finale

Torniamo a chiudere al Centro Culturale…
Ma si è perso un po’ di pubblico stasera! 
è un peccato che la conclusione
abbia solo i fedelissimo rimasti – 
la bambina di Shaip ascolta attenta
consapevole del ruolo che ha di figlia
per nulla disturbata da quei dodici
ragazzini o poco più venuti – e c’erano
anche la prima sera – a chiacchierare!
Tatiana intenerisce la chitarra 
mentre ci fa da sottofondo – Robert
continua come me a scribacchiare
sul suo taccuino e chissà che ne viene:
se poi avremo il suo Diario l’anno prossimo…
Fa gli onori di casa con bravura –  
dinamica e perciò al freddo insensibile
– Julia new entry nello staff del Festival




‘O sole mio

Quanto vino! ma è la sera del commiato
e non volevo ancora fare il solitario 
che va a dormire presto (ho riposato 
bene la notte scorsa e la stanchezza 
del viaggio e l’amarezza ho mitigato)

Ora mi scaldo con ‘O sole mio…
avrei voluto abbandonarmi come un tempo
ero solito (e non ho più l’età!) rischiando
però di perdere il controllo abituale
:probabilmente la malinconia
mi avrebbe giocato un brutto scherzo 
(evitato evitando l’abbraccio di Julia)

E finalmente l’ombelico di Verjana 
nella danza travolgente dice quanto 
anche lei debba scaricare la tensione
dei tre giorni faticosi in cui è stata
presentatrice e all’occasione traduttrice

2010

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